Programma:
In questo Workshop si vuole fornire ai partecipanti un metodo strutturato per condurre un’analisi integrata — numerica, operativa e strategica — delle aziende di progettazione, produzione e vendita di apparecchiature elettroniche.
L’incontro mostra come usare la piattaforma per raccogliere dati chiave, calcolare KPI, confrontarsi con benchmark realistici e produrre un report professionale con raccomandazioni e piano d’azione a 90 giorni.
🔹 Introduzione e scopo dell’analisi
-
Perché l’analisi economico-finanziaria da sola non basta nel settore elettronico.
-
Integrazione di numeri, processi e leve strategiche per una fotografia completa dell’impresa.
-
Quando applicare l’analisi:
-
All’avvio di un incarico di consulenza continuativa.
-
In decisioni operative o strategiche (prezzi, make-or-buy, investimenti, dual-sourcing, redesign).
-
In presenza di tensioni su cassa, lead time o qualità, o durante la preparazione di un budget operativo.
-
🔹 Preparazione dell’incontro
Indicazioni per coinvolgere il cliente e raccogliere i dati essenziali:
-
Dati economici: ricavi, costi materiali, manodopera diretta, costi fissi, ammortamenti, oneri finanziari, investimenti.
-
Capitale circolante: scorte, crediti, debiti, cassa.
-
Dati operativi: yield, scrap, rework, copertura test, lead time fornitori/clienti, OTD.
-
Distinta base (BOM): componenti critici, single-source o EoL.
-
Commerciale e R&D: sconti medi, posizionamento prezzo, progetti in corso, % ricavi da NPI.
-
Come gestire dati mancanti o stime con criteri di coerenza.
🔹 Struttura dell’analisi
-
Setup iniziale
-
Classificazione azienda (OEM, EMS, ibrido).
-
Segmento di mercato (consumer, industriale, medicale, automotive, difesa).
-
Modello operativo (serie/commessa, alto o basso mix).
-
-
Analisi economico-finanziaria
-
Calcolo di COGS, margine lordo %, EBITDA %.
-
Indicatori di liquidità: DIH, DSO, DPO, CCC.
-
Lettura del capitale circolante e implicazioni su fabbisogno di cassa.
-
-
Analisi operativa e supply chain
-
Yield, scrap, rework come indicatori di efficienza e qualità.
-
Rischi di fornitura (single-source, EoL, componenti con lead time lunghi).
-
Lead time e variabilità: come leggere le cause e prevenire strozzature.
-
-
Analisi commerciale e servizio
-
Posizionamento prezzo, sconto medio, mix clienti/canali.
-
Qualità percepita: OTD, RMA, tempi di risposta.
-
Relazione tra pricing, servizio e marginalità.
-
-
R&D e innovazione prodotto
-
Incidenza R&D %, time-to-market, ricavi da nuovi prodotti.
-
Robustezza tecnica: DFM/DFT, second source, governance della BOM.
-
Impatto dell’innovazione su margine e rotazione prodotti.
-
-
Compliance e rischi
-
Certificazioni, conformità normativa, cybersecurity.
-
Gestione obsolescenza (PCN, EoL) e copertura assicurativa.
-
-
Benchmark settoriale
-
Scelta del profilo di riferimento (es. OEM industriale, EMS Europa).
-
Confronto immediato tra KPI aziendali e target di settore.
-
Adattamento dei benchmark in tempo reale durante la discussione.
-
🔹 Interpretazione dei risultati
1. Executive summary
Tre indicatori da guardare per primi:
-
Margine lordo % → struttura prezzo e resa.
-
EBITDA % → efficienza operativa.
-
CCC (giorni) → equilibrio cassa e capitale circolante.
2. Lettura finanziaria
-
Analisi gap di margine e struttura costi.
-
Relazione tra mix di prodotto, rese e prezzi d’acquisto.
-
Simulazione del fabbisogno di cassa e impatto di -10 giorni DSO o -15 giorni DIH.
3. Lettura operativa
-
Yield e scrap: ogni punto percentuale vale in produttività e margine.
-
BOM risk: priorità di intervento su componenti critici o EoL.
-
Lead time: individuazione colli di bottiglia e strategie di buffer.
4. Lettura commerciale
-
Gestione dello sconto e disciplina di pricing.
-
RMA come indicatore di qualità di processo e prodotto.
-
Miglioramento OTD tramite S&OP e pianificazione agile.
5. Lettura R&D
-
Vitalità portafoglio prodotti e capacità di innovazione.
-
TTM e colli di validazione.
-
Uso del DFM/DFT per ridurre costi e migliorare robustezza.
🔹 Piano d’azione a 90 giorni
-
Identificare 6–10 azioni prioritarie:
-
3 quick win (interventi rapidi e a basso costo);
-
3 azioni strutturali (processi, supply chain, contratti);
-
3 mosse strategiche (innovazione, pricing, partnership).
-
-
Le azioni vengono ordinate per impatto su margine, cassa e rischio operativo.
-
Assegnazione di owner, scadenze e metriche di follow-up.
🔹 Stime e dati mancanti
-
Come stimare DSO, DPO, DIH in assenza di dati diretti.
-
Uso di proxy affidabili (yield di linea, scorte totali, benchmark di settore).
-
Trasparenza nel report: indicare le assunzioni usate per mantenere credibilità.
🔹 Lettura consulenziale e domande guida
Durante l’incontro, l’approccio è maieutico e interattivo:
-
“Quali componenti coprono il 70% del valore della BOM?”
-
“Dove perdiamo i primi passaggi di test?”
-
“Qual è la variabilità reale dei lead time fornitori?”
-
“Gli sconti medi sono legati a valore o a concessioni?”
-
“Quanti progetti nuovi generano ricavi?”
Queste domande aiutano il cliente a riflettere e co-costruire le soluzioni.
🔹 Esempi di casi reali
Caso A – OEM industriale
Margine e EBITDA sopra benchmark ma CCC elevato: azioni su scorte, MOQ, second source e pianificazione.
Caso B – EMS alto mix
Margini e rese sotto target: leva su acquisti, DFM/DFT e accordi VMI per ridurre CCC e aumentare redditività.
Ogni caso si conclude con un mini piano a 90 giorni, traducendo i gap in euro e impatti concreti su margine e cassa.
🔹 Conversione dei KPI in valore economico
-
+1 punto di yield può liberare migliaia di euro di capacità produttiva.
-
-10 giorni di scorte equivalgono a decine di migliaia di euro di cassa.
-
Ridurre RMA o rework migliora margini e reputazione di prodotto.
🔹 Errori da evitare
-
Confondere EBITDA alto con salute finanziaria.
-
Usare lo sconto come unica leva commerciale.
-
Ignorare la variabilità dei lead time o i rischi BOM.
-
Trascurare i second source e la governance dell’obsolescenza.
🔹 Conclusione e follow-up
-
Chiudere l’incontro con tre numeri guida: Margine lordo %, EBITDA %, CCC (giorni).
-
Definire le azioni con responsabilità e tempi chiari.
-
Documentare le assunzioni fatte e pianificare una revisione a 30/60/90 giorni.
-
Consolidare la relazione consulenziale mostrando risultati misurabili su margine, OTD e liquidità.
Materiali didattici
Il materiale didattico e le credenziali per l'utilizzo della applicazione di CostoOrario.com saranno disponibili al termine delle lezioni.
Programma:
Comprendere come valutare la sostenibilità di un investimento in modo realistico, integrando:
-
la stagionalità dei ricavi,
-
i ritardi negli incassi (DSO),
-
e gli indicatori finanziari “da banca” come NPV, IRR e DSCR.
Un approccio che consente di “ragionare come una banca” e valutare non solo se l’investimento rientra, ma in che condizioni e con quale livello di rischio.
🔹 Introduzione e contesto
-
Perché il calcolo classico del payback è ormai superato.
-
Il concetto di Payback Dinamico: un modello che unisce analisi economica e finanziaria.
-
L’importanza di considerare i tempi, la stagionalità e il flusso di cassa effettivo.
-
Il principio guida: non basta sapere quando si rientra, ma come e con quale rischio.
🔹 Struttura del modello
Presentazione dei parametri che alimentano la simulazione:
-
Investimento iniziale
-
Margine operativo medio mensile
-
Stagionalità (12 valori)
-
DSO medio (ritardo incassi)
-
Tasso di sconto annuo
-
Durata dell’analisi
-
Capex di mantenimento
-
Servizio del debito (opzionale)
Approfondimento dei concetti chiave:
-
Differenza tra flussi generati e flussi incassati.
-
Come il DSO trasforma un utile in liquidità ritardata.
-
Il tasso di sconto come misura del “costo del tempo” e del rischio finanziario.
🔹 L’effetto della stagionalità
-
Cos’è la stagionalità e come rappresentarla con 12 coefficienti mensili.
-
Confronto tra un’azienda con ricavi stabili e una con forti variazioni stagionali.
-
Lettura dei grafici dei flussi di cassa: picchi, vuoti e tensioni di liquidità.
-
Riflessione: la stagionalità non cambia la redditività media, ma aumenta la volatilità di cassa.
🔹 Il ruolo del DSO
-
Definizione di DSO (Days Sales Outstanding) e metodi di calcolo.
-
L’impatto del DSO sui flussi e sul punto di pareggio.
-
Simulazione: cosa succede se i clienti pagano a 60, 90 o 120 giorni.
-
Interazione con la stagionalità: un mese forte può diventare “debole” se gli incassi slittano.
-
Come la gestione del credito diventa una leva strategica per la sostenibilità finanziaria.
🔹 Lettura degli indicatori “da banca”
Presentazione e interpretazione dei quattro indicatori chiave del modello:
-
Payback: tempo di recupero dell’investimento.
-
NPV (Net Present Value): valore creato o distrutto dall’investimento.
-
IRR (Internal Rate of Return): rendimento effettivo dell’operazione.
-
DSCR (Debt Service Coverage Ratio): capacità della cassa di coprire il debito.
Lettura “a semaforo”:
-
Verde → sostenibile o profittevole
-
Giallo → area di attenzione
-
Rosso → criticità o rischio
Esempi pratici di interpretazione “stile banca”:
“NPV positivo e IRR superiore al tasso di sconto → investimento bancabile.”
“DSCR = 0,85 → rischio covenant, sostenibilità debole.”
🔹 Casi pratici e confronto di scenari
-
Tre situazioni tipiche:
-
Payback veloce ma fortemente stagionale
-
Payback lento ma stabile
-
Investimento a debito con copertura marginale
-
Analisi comparata dei flussi di cassa e delle condizioni di equilibrio.
Discussione su come presentare i risultati a un cliente o a un finanziatore.
💬 Discussione e laboratorio interattivo
-
Domande e chiarimenti sui parametri del modello.
-
Simulazioni live su casi reali proposti dai partecipanti.
-
Lettura e commento dei risultati in gruppo.
-
Costruzione di un commento narrativo “stile banca” per sintetizzare i numeri in linguaggio professionale.
-
Condivisione di buone pratiche per utilizzare il modello in consulenza o in azienda.
🔹 Conclusioni
-
Riepilogo dei concetti chiave:
-
Payback ≠ Cassa
-
Stagionalità = rischio operativo
-
DSO = rischio finanziario
-
DSCR = rischio bancario
-
-
Come il modello consente di valutare investimenti, gestire scenari e dialogare in modo credibile con banche e stakeholder.
-
Invito a utilizzare il simulatore per creare le proprie analisi e confrontare scenari alternativi.
Materiale didattico
Il materiale didattico (e le credenziali per utilizzo dell'applicazione) sarà disponibile al termine del workshop
Programma:
1. Introduzione: perché serve un nuovo approccio
-
Limiti del “commercialista generico”: analisi storica, linguaggio contabile, poca utilità per le decisioni operative.
-
Specificità del manifatturiero: margini sottili, impianti da saturare, clienti concentrati.
-
Opportunità: consulenze rapide, ad alto impatto, replicabili.
2. Come funziona l’app avanzata
-
Dati in input: fatturato, costi, clienti, tesoreria, ore macchina, elenco impianti.
-
Output: margine operativo, gap incassi-pagamenti, saturazione, sostenibilità rate, dipendenza clienti.
-
Cruscotto semaforico: linguaggio immediato e visivo.
-
Valutazione investimento: confronto vecchia vs nuova macchina.
👉 Dimostrazione rapida con dati di esempio.
3. Dal cruscotto al dialogo col cliente
-
Leggere i semafori come spunti di conversazione.
-
Integrare i dati con informazioni qualitative (contratti, mercato, risorse umane, obiettivi imprenditore).
-
Come condurre un’intervista da 15 minuti che arricchisca i dati.
👉 Role-play: simulazione breve con un caso (cliente troppo concentrato).
4. Creare il piano strategico con l'AI
-
Struttura del processo:
-
Raccolta dati + semafori
-
Domande qualitative
-
Prompt mirato all'AI
-
Output: piano 90 giorni + 12 mesi
-
-
Esempio pratico: inserire un output reale e ottenere un piano sintetico.
-
Come presentare il piano: report breve con semafori + azioni.
👉 Esercizio guidato: trasformare un caso in un mini piano con AI.
5. Sintesi finale
-
Riepilogo del flusso in 4 passi.
-
Vantaggi per il commercialista: consulenza direzionale, rapida, sostenibile e valorizzata.
Discussione interattiva
-
Domande e risposte sui casi reali dei partecipanti.
-
Condivisione di esperienze: quali dati i clienti hanno già pronti, dove ci sono difficoltà.
-
Brainstorming: come proporre questa consulenza in studio e differenziarsi dai concorrenti.
-
Raccolta feedback: cosa serve per applicare subito il metodo.
Materiale didattico
-
Slide schematiche con esempi di cruscotto e semafori.
Programma:
Il workshop introduce l’uso dell’applicazione CostoOrario.com per stimare la probabilità di tensione di liquidità nei prossimi 12 mesi e identificare i mesi critici in cui la cassa potrebbe scendere sotto il buffer minimo. L’obiettivo è fornire strumenti pratici per costruire scenari “what-if” di cassa, documentare valutazioni prudenziali verso banche o clienti e pianificare azioni tempestive nei mesi critici, come rinvio CAPEX, factoring o dilazioni sui fornitori.
Il percorso inizia con la spiegazione dei dati di input richiesti: cassa iniziale, buffer minimo, fido disponibile e utilizzato, budget di cassa rolling per 12 mesi, CAPEX mensile, mesi stagionali, livello di stress e ritardo incassi, massima quota di factoring e giorni di dilazione fornitori. Viene illustrato come compilare correttamente questi campi, rispettando regole di validazione che evitano errori comuni: 12 valori numerici per budget e CAPEX, sigle corrette dei mesi stagionali, percentuali tra 0 e 100, giorni di dilazione tra 0 e 365, fido utilizzato ≤ fido limite.
Si approfondisce la logica concettuale dei calcoli dell’applicazione: per ciascun mese, il cashflow viene eventualmente stressato solo nei mesi stagionali, si calcola la cassa pre-draw (prima di usare il fido) sottraendo CAPEX, e si determina la cassa finale con eventuale attingimento dal fido per mantenere almeno il buffer minimo. Ogni mese riceve uno stato OK, Giallo o Rosso in base alla disponibilità di cassa e headroom residuo, e l’app genera suggerimenti operativi come rinvio CAPEX, factoring entro la quota massima e dilazione fornitori. Al termine della simulazione, l’app restituisce la probabilità di tensione su 12 mesi, l’elenco dei mesi critici e indicatori di controllo come minimo di cassa proiettato e utilizzo relativo del fido.
Il workshop prevede esercitazioni pratiche: inserimento dei dati, simulazione di scenari base e stress test stagionali, osservazione dei mesi Gialli/Rossi, interpretazione delle ricette operative e confronto tra scenari diversi. Vengono mostrati esempi concreti su come il livello di buffer, la concentrazione dei CAPEX e l’applicazione di stress/ritardi influenzano la probabilità di tensione e i mesi critici.
Si approfondiscono le best practice operative: aggiornamento mensile del budget rolling, impostazione prudenziale del buffer in coerenza con covenant bancari e obbligazioni periodiche, selezione corretta dei mesi stagionali, uso dell’app come strumento di comunicazione con banca e direzione, e anticipazione dei mesi critici per passare da una gestione reattiva a una proattiva della cassa.
Infine, viene guidata la lettura dei risultati e la comunicazione al cliente, concentrandosi su probabilità di tensione, tre mesi più critici e cause prevalenti, azioni decise e impatto atteso sullo stato della cassa. L’obiettivo è fornire ai partecipanti competenze pratiche per monitorare, interpretare e intervenire sui flussi di cassa, garantendo continuità finanziaria e gestione prudenziale del rischio.
Materiale didattico:
I partecipanti riceveranno le slide del workshop e modalità di accesso a CostoOrario.com al termine dell'incontro.
Programma:
Il workshop introduce l’uso di CostoOrario.com per valutare la salute finanziaria di un’azienda e prevedere potenziali crisi. Inizia con una panoramica sugli obiettivi della predizione di crisi e sull’importanza di prevenire situazioni di rischio, ottimizzare il capitale circolante e migliorare la gestione finanziaria.
Si procede quindi con la presentazione dei preset/settori disponibili, come Manifattura, Servizi, Edilizia, Retail, Credito stretto, Alta stagionalità e Custom, spiegando come scegliere l’adeguato contesto per l’analisi. Viene illustrata la tipologia di dati richiesti: ricavi, EBITDA, interessi, debiti, cassa, attività e passività correnti, crediti e debiti fornitori, con particolare attenzione alla possibilità di impostare pesi e soglie personalizzate nel preset Custom.
Si approfondisce la logica dei calcoli, mostrando come CostoOrario.com normalizza gli input, gestisce divisioni per zero e valori mancanti, e calcola indici fondamentali come DSCR, Current Ratio, Acid Test, Debito/EBITDA, copertura interessi, DSO, DPO e Working Capital Gap. Viene spiegato come ciascun indice si traduce in punteggi normalizzati da 0 a 100, utilizzando soglie definite per settore e pesi specifici.
Il workshop illustra l’interpretazione dei risultati: lo Score complessivo combinato dai singoli indici, l’analisi dei trend anno su anno, la previsione di crisi nei successivi 12–18 mesi con applicazione del trend attenuato, e l’identificazione di Red Flags come segnali di attenzione su EBITDA, DSCR, copertura interessi, liquidità e leva finanziaria. Esempi concreti di aziende “sane” e “in crisi” rendono immediata la comprensione di come i valori di input influenzino gli indici, lo Score e le previsioni.
I partecipanti hanno l’opportunità di inserire dati reali o simulati in CostoOrario.com, selezionare preset e anni di riferimento, leggere indici e punteggi, osservare il trend e interpretare le Red Flags. Si mostra inoltre come calibrare soglie e pesi nel preset Custom per rendere l’analisi più sensibile o più prudente, e come valutare scenari “what-if” per supportare decisioni strategiche.
Il workshop si conclude con un riepilogo dei principali criteri interpretativi: Score elevato indica una situazione sotto controllo, Score intermedio segnala fragilità da monitorare, Score basso evidenzia rischio elevato e necessità di azioni correttive. Viene fornita una guida pratica su come inserire correttamente i dati, interpretare gli output e applicare le informazioni ai processi decisionali aziendali, con spazio per domande e chiarimenti finali.
Materiale didattico
I partecipanti otterranno le slide del corso e l'accesso a CostoOrario.com al termine del workshop
Programma
Il Debt Service Coverage Ratio (DSCR) è oggi l’indice principe utilizzato dalle banche per valutare la capacità di un’impresa di onorare i propri impegni finanziari. Con l’app gratuita di CostoOrario.com, i commercialisti e i consulenti possono calcolare il DSCR in pochi secondi, generare automaticamente uno stress test (-5% EBITDA, +10% CCN) e ottenere un commento narrativo già pronto per i report e per il dialogo con i clienti o con le banche.
Il workshop mostrerà come utilizzare lo strumento in modo pratico e come integrare i risultati nei piani industriali e nella consulenza strategica.
Argomenti trattati
1. Introduzione
-
Perché il DSCR è al centro dell’analisi bancaria.
-
L’evoluzione delle richieste del sistema creditizio (linee guida EBA e prassi bancarie).
-
Il vantaggio di parlare la “lingua delle banche” con strumenti semplici.
2. Lo strumento professionale gratuito di CostoOrario.com
-
Panoramica della pagina: struttura, campi da compilare e output.
-
Inserimento dei dati: EBITDA, imposte, capex, variazioni CCN, servizio del debito.
-
Tolleranza nell’immissione numerica (formati diversi accettati).
3. Lettura dei risultati
-
DSCR base: come interpretarlo.
-
DSCR stressato: logica della simulazione (-5% EBITDA e +10% CCN).
-
Sistema a semaforo (verde, giallo, rosso).
-
Tabella di input/output per la tracciabilità dei calcoli.
4. Il Commento Narrativo
-
Come il testo generato facilita la redazione di report professionali.
-
Esempi di commenti generati in scenari diversi (positivo, marginale, critico).
-
Utilizzo pratico: nei report per i clienti, nei business plan, nella contrattazione con le banche.
5. Casi d’uso e Q&A
-
Esempi pratici di applicazione:
-
valutazione di richieste di finanziamento,
-
monitoraggio trimestrale dell’azienda cliente,
-
piani industriali con stress test incorporato.
-
-
Sessione di domande e confronto con i partecipanti.
Materiale didattico
Tutti i partecipanti potranno disporre gratuitamente dell'applicazione su www,costoorario.com
Al termine della lezione saranno messe a disposizione le slide del corso
Programma
Il workshop “Fondamenti di Comunicazione Efficace” è pensato per professionisti, project manager, docenti e studenti universitari interessati a migliorare le proprie competenze comunicative in ambito lavorativo e personale. Attraverso un approccio teorico-pratico, il corso esplorerà i principali modelli di comunicazione, le tecniche di ascolto attivo e l’importanza della comunicazione verbale e non verbale. Verranno analizzati esempi concreti e casi studio per comprendere come una comunicazione efficace possa influenzare positivamente la gestione dei progetti, la leadership e la collaborazione nei team.
L’obiettivo del workshop è fornire ai partecipanti strumenti operativi per riconoscere e applicare strategie comunicative efficaci, adattandole al contesto e al pubblico di riferimento. Saranno approfonditi i concetti di codifica e decodifica del messaggio, la scelta del canale comunicativo più appropriato e l’importanza del feedback.
In particolare, il programma riguarderà:
- Introduzione alla comunicazione efficace ed efficiente (5 minuti): definizione, importanza storica, esempi umani e animali, codifica/decodifica (es. Stele di Rosetta).
- Modelli di comunicazione (15 minuti): Shannon-Weaver, Berlo, Schramm, applicazioni nel project management.
- Elementi chiave della comunicazione (15 minuti): mittente, messaggio, canale, ricevente, feedback, rumore.
- Comunicazione verbale e non verbale (15 minuti): linguaggio del corpo, paralinguaggio, comunicazione scritta.
- Ascolto attivo (10 minuti): tecniche, empatia, feedback, esempi pratici.
- Q&A finale (5 minuti)
Materiale didattico
Slide in formato PDF rilasciate gratuitamente ai partecipanti al termine del corso.
Programma:
Negli ultimi anni l’ambiente economico in cui le imprese operano si è fatto sempre più complesso e vincolato: le restrizioni sui bilanci, la maggiore prudenza degli istituti tradizionali e la lentezza delle procedure bancarie rendono l’accesso al credito un percorso spesso tortuoso. In questo scenario, le aziende di ogni dimensione sono spinte a guardarsi intorno, cercando soluzioni in grado di rispondere con maggiore prontezza alle esigenze di cassa quotidiane e agli investimenti straordinari. Da qui nasce la spinta verso canali di finanziamento innovativi, nati sulla spinta delle tecnologie digitali e di modelli relazionali più diretti tra chi cerca risorse e chi è disposto a fornirle.
Queste nuove modalità non si limitano a coprire il fabbisogno di capitale, ma offrono un approccio più flessibile rispetto alle formule tradizionali: la selezione delle condizioni avviene in tempi più rapidi, l’entità dei fondi può essere modulata sulle reali necessità dell’impresa e i processi di valutazione tengono conto non solo dei dati storici ma anche dei progetti futuri. In tal modo, l’azienda recupera autonomia nella pianificazione finanziaria, riuscendo a sostenere tanto le attività ordinarie – come il rinnovo delle scorte e la gestione dei flussi di pagamento – quanto gli interventi di carattere straordinario, per esempio l’espansione produttiva o l’adozione di nuove tecnologie.
Guardando avanti, queste soluzioni contribuiscono anche a modificare il rapporto tra imprenditore e investitore, con un dialogo più trasparente e diretto, che favorisce la costruzione di una fiducia solida nel tempo. La diversificazione delle fonti di capitale diventa così non solo una risposta alle difficoltà del mercato, ma un’opportunità per rafforzare la struttura finanziaria, rendendo l’impresa più resistente agli scossoni esterni e più pronta a cogliere le occasioni di crescita.
Il tema del workshop riguarda presentazione dei prodotti di finanziamento alternativi a quelli tradizionali offerti dalle Banche
L’obiettivo del workshop è: rendere edotta la platea dell’esistenza di dette forme di finanziamento ed illustrarne le linee guida per l’eventuale ottenimento
In particolare, il programma riguarderà:
- Leasing - Renting
- Factoring - Reverse factoring – Confirming - Maturity
- Monetizzazione del magazzino
- Finanziamento ad imprese in crisi o sottoposte a procedure concorsuali
- Finanza straordinaria d’impresa (bond, minibond)
Materiale didattico:
Slide in formato PDF rilasciate gratuitamente ai partecipanti al termine del corso.
Essere commercialisti oggi è diventato un mestiere di resistenza. Schiacciati tra adempimenti infiniti, clienti che scelgono solo in base al prezzo e uno Stato che ti tratta come un semplice intermediario, diventa difficile trovare il tempo (e le energie) per innovare.
Eppure, c’è un’altra strada.
MasterBANK AI è un percorso pensato proprio per chi non vuole più vivere di rincorse e vuole tornare a fare il vero lavoro del consulente: quello che crea valore, guida le scelte e rende il commercialista una figura chiave per l’imprenditore.
Come? Con strumenti pratici basati sull’intelligenza artificiale, pronti per essere usati subito nel tuo studio.
Non stiamo parlando di teoria: ogni modulo è progettato per aiutarti a migliorare l’efficienza, offrire nuovi servizi e tornare ad avere il controllo del tuo tempo e del tuo fatturato.
Già oltre 400 professionisti hanno scelto questo percorso per riposizionarsi nel mercato e dire basta alla guerra dei prezzi.
Con MasterBANK AI impari a:
- ottimizzare la gestione finanziaria dei clienti in modo semplice e veloce
- proporre servizi innovativi e sostenibili anche per le piccole imprese
- uscire dalla logica del “tutti uguali” e costruirti una posizione autorevole
- accedere alla certificazione ufficiale del sistema MasterBANK AI
- entrare (se vuoi) nella Rete Nazionale dei Finanzialisti
Le lezioni si svolgono in streaming, in diretta, con un formato studiato per essere efficace anche per chi ha poco tempo: ogni modulo dura 4 ore, divise tra spiegazioni operative e domande live.
Non devi aspettare la fine del corso per iniziare a vedere i risultati: ogni lezione ti lascia in mano strumenti e competenze da usare subito.
E per chi si iscrive adesso, ci sono due bonus importanti:
- Il corso completo Strategic Experience, pensato per aiutarti a guidare le aziende dei tuoi clienti con assetti e numeri sotto controllo.
- Una lezione di prova gratuita: se non fa per te, puoi annullare tutto senza perdere tempo o denaro. I bonus comunque restano tuoi.
Se sei stanco di lavorare 18 ore al giorno per sentirti sempre più un numero… questo è il momento giusto per cambiare.
Con MasterBANK AI torni a occuparti di ciò che conta davvero: creare valore per i tuoi clienti. E per te.
Programma:
Il tema del workshop riguarda, l’analisi della pianificazione fiscale, sia nazionale che internazionale, e della tutela del patrimonio di imprese e imprenditori italiani. Attraverso una visione concreta e multidisciplinare, verranno esplorate le possibilità offerte dalle strutture fiscali, bancarie, burocratiche e normative – italiane e internazionali – per supportare la crescita, la protezione e l’espansione delle attività economiche.
L’obiettivo del workshop è offrire una panoramica operativa e aggiornata degli strumenti a disposizione di imprenditori, professionisti e gruppi societari per:
- ottimizzare la fiscalità in modo lecito ed efficiente
- tutelare il patrimonio personale e aziendale
- aumentare la competitività sul mercato
- espandersi in nuovi mercati sfruttando agevolazioni e normative favorevoli
Il workshop si rivolge a un pubblico ampio, che va dal piccolo imprenditore o libero professionista con fatturato superiore ai 100.000 euro fino ai grandi gruppi strutturati con fatturati multimilionari.
In particolare, il programma riguarderà:
- La pianificazione fiscale: strumenti, opportunità, scenari normativi
- Le strutture italiane e internazionali per l’ottimizzazione operativa e fiscale
- Le tecniche di tutela patrimoniale per imprenditori e aziende
- I vantaggi dell’internazionalizzazione e l’accesso a mercati esteri
- La compliance normativa e le buone pratiche antiriciclaggio
- L’importanza di un approccio integrato e multidisciplinare, come quello adottato dal team della Daniele Pescara Consultancy
Materiale didattico:
Slide in formato PDF rilasciate gratuitamente ai partecipanti al termine del corso.