Oggigiorno, l'accesso al capitale rappresenta una sfida critica per le imprese di ogni dimensione, specialmente in un sistema bancocentrico come il tessuto imprenditoriale italiano. In tal senso con questo workshop vogliamo esplorare soluzioni di finanziamento alternative al tradizionale canale bancario.
Un workshop intensivo guidato da un esperto di finanza alternativa che offre agli imprenditori e ai loro consulenti una panoramica concisa ma completa delle opportunità di finanziamento, presentando le soluzioni più innovative e accessibili nel mercato attuale. Dai mini-bond al crowdfunding, dal private debt ai nuovi strumenti fintech: un viaggio pratico attraverso le alternative che stanno trasformando il panorama della finanza d'impresa.
La parte finale del workshop sarà dedicata a una sessione interattiva dove i partecipanti potranno presentare brevemente le proprie esigenze finanziarie e ricevere indicazioni personalizzate sugli strumenti più adatti alla loro situazione specifica.
Un'occasione unica per ampliare i propri orizzonti finanziari e acquisire conoscenze pratiche che potranno fare la differenza nella capacità di finanziare crescita, innovazione e sviluppo nei prossimi anni.
Programma:
- Il Panorama della Finanza Alternativa in Italia e in Europa
- Analisi critica del sistema bancario tradizionale per le PMI.
- Panoramica delle principali forme di finanza alternativa:
- Crowdfunding (Equity, Lending, Reward, Donation)
- Peer-to-Peer Lending
- Invoice Financing (Factoring e Anticipo Fatture)
- Mini-bond
- Venture Capital e Private Equity
- Business Angels
- Fondi di Garanzia e Contributi Pubblici (focus su opportunità regionali e nazionali)
- Debt Alternativo: Mini-bond e Peer-to-Peer Lending come Leve di Crescita
- Caratteristiche, vantaggi e svantaggi dei mini-bond per le PMI.
- Il funzionamento delle piattaforme di Peer-to-Peer lending e le opportunità per le imprese.
- Esempi pratici di emissioni di mini-bond e operazioni di P2P lending.
- Discussione sulle specificità del tessuto imprenditoriale campano e sulle strategie per favorire l'adozione di strumenti finanziari innovativi.
- Sviluppare Prodotti Finanziari Innovativi: Brainstorming e Metodologie
- Introduzione a metodologie di design thinking e lean startup applicate alla finanza.
- Esempi di "prodotti" finanziari innovativi che potrebbero emergere:
- "Crowd-Equity Circolare": Campagne di equity crowdfunding con meccanismi di reward o revenue sharing legati all'impatto sociale o ambientale dell'impresa.
- "Mini-bond Tematici": Emissioni di mini-bond destinate a finanziare progetti specifici (es. transizione ecologica, digitalizzazione) con potenziali incentivi per gli investitori legati al raggiungimento di obiettivi predefiniti.
- "Factoring Dinamico con Blockchain": Piattaforma di invoice financing che utilizza la blockchain per garantire trasparenza e tracciabilità, offrendo condizioni più flessibili in base alla reputazione del cliente.
- "P2P Lending di Filiera": Piattaforme di lending tra imprese all'interno di una stessa filiera produttiva, con tassi agevolati e garanzie reciproche.
- "Venture Debt Ibrido": Strumento di finanziamento che combina caratteristiche del venture capital (potenziale conversione in equity) e del debito, adattandosi alle diverse fasi di crescita di una startup.
Obiettivo: Fornire alle imprese una panoramica completa delle opportunità di finanziamento alternative al canale bancario, stimolando la creatività nello sviluppo di strumenti finanziari innovativi e personalizzati.
Destinatari: Imprenditori, dirigenti finanziari, responsabili dell'innovazione, consulenti aziendali.
Programma:
Il tema del workshop riguarda la regolamentazione e il funzionamento del crowdfunding immobiliare, le opportunità per le imprese e per gli investitori e le prospettive di sviluppo.
Lo scopo del workshop è fornire una visione concreta del meccanismo del crowdfunding immobiliare in modo tale da consentire di valutare le potenzialità di questo nuovo strumento per la finanza di impresa.
Saranno presentati casi relativi ad operazioni concluse.
L’obiettivo di fondo è quello di consentire ai partecipanti di familiarizzare con il crowdfunding e di fornire i fondamentali dello strumento utili per tenerlo a portata di mano nel pacchetto delle opzioni di finanziamento per le imprese. Il workshop è quindi diretto principalmente a manager di PMI e ai consulenti di queste ultime, ma fornisce anche una possibile alternativa agli investimenti per società e famiglie, collegata ad un progetto immobiliare e in grado di produrre una redditività elevata.
In particolare, il programma riguarderà:
- Il meccanismo del crowdfunding
- Il mercato del crowdfunding
- La regolamentazione europea
- La disciplina nazionale di Consob e di Banca d’Italia
- In particolare, le norme a tutela degli investitori e il marketing
- L’iter per un progetto e i requisiti per l’offerta di crowdfunding
- Il confronto con il credito bancario e con un investimento immobiliare tradizionale
- Due casi pratici
Materiale didattico:
Slide in formato PDF rilasciate gratuitamente ai partecipanti al termine del corso.
Programma:
Vendere consulenza ESG non è come proporre un prodotto o un servizio standard. Si tratta piuttosto di accompagnare le imprese in un percorso nuovo, a volte incerto, che tocca valori, cultura aziendale, e visione strategica. In questo workshop, affronteremo insieme come gestire questo tipo di relazione in modo autentico, efficace e sostenibile, mettendo al centro le persone, non solo le soluzioni.
Il workshop si apre con una breve introduzione sul contesto: perché l’ESG non si vende “a pacchetto” e perché servono ascolto, empatia e capacità di leggere l’interlocutore prima ancora che proporre qualcosa.
Entreremo poi nel vivo con una panoramica sui sei passaggi fondamentali per proporre consulenza ESG: si parte dall’identificazione del bisogno (che spesso non è esplicito), si passa alla qualificazione del contatto, per arrivare alla comprensione delle dinamiche decisionali interne – che raramente sono lineari. A quel punto si lavora sulla proposta di valore, intesa come narrazione coerente e utile per il cliente, e si affronta il passaggio dalla firma del contratto all’avvio concreto delle attività. Infine, si riflette su come proseguire nel tempo, valorizzando il lavoro fatto con un approccio di crescita continua e accompagnamento.
Una parte del workshop è dedicata al tema della strutturazione economica dell’offerta. Verranno illustrati i principali modelli di pricing adottabili nella consulenza ESG (a ora, a progetto, a canone, a valore, a risultato e modelli ibridi), con esempi pratici e considerazioni su quando conviene adottare l’uno o l’altro. Non si tratterà solo di teoria: i partecipanti saranno invitati a condividere esperienze o difficoltà incontrate.
Nel blocco successivo si affronterà un tema chiave per iniziare qualsiasi percorso ESG con un nuovo cliente: gli assessment preliminari. Sono strumenti leggeri, poco invasivi, ma molto utili per rompere il ghiaccio, generare consapevolezza e orientare la consulenza. Parleremo di gap cognitivi, verifiche normative rapide, mappature di rischio, simulazioni di pressione della catena del valore, workshop introduttivi. Anche qui, l’obiettivo è fornire strumenti immediatamente utilizzabili.
Chiuderemo con una riflessione finale e un momento di confronto libero: domande, dubbi, esperienze. L’idea è che ognuno possa tornare a casa non solo con delle nozioni, ma con uno sguardo diverso su come proporre – e soprattutto gestire – la consulenza ESG nel modo giusto.
Materiale didattico:
Slide in formato PDF rilasciate gratuitamente ai partecipanti al termine del corso.
Programma:
Redigere un Business Plan come piace alle banche non è solo un esercizio tecnico, ma una vera prova di sintesi tra visione imprenditoriale, capacità analitica e competenza finanziaria. Per un commercialista, riuscire a trasformare un’idea in un progetto credibile agli occhi di una banca significa saper coniugare metodo, chiarezza espositiva e attenzione ai dettagli.
Questo workshop nasce da un approccio operativo maturato sul campo e ha l’obiettivo di offrire strumenti concreti per la redazione di Business Plan realmente efficaci. Si parte dall’analisi di mercato, che non può essere solo una descrizione qualitativa ma deve poggiare su dati, fonti attendibili e trend verificabili. Si affronta poi la parte operativa, con un focus sulla coerenza tra le strategie del cliente e i dati economici prospettici: costi, margini, modalità produttive, canali commerciali, struttura organizzativa.
Un’attenzione particolare è riservata alle proiezioni economico-finanziarie. Imparare a costruire uno scenario articolato su tre anni, con il primo anno mensilizzato e con indicatori chiave ben evidenziati (come EBITDA, punto di pareggio, cash flow), è essenziale per dare consistenza al piano. Saranno analizzate anche le logiche di costruzione di un piano di ammortamento credibile e coerente con la capacità di rimborso.
Il workshop dedica spazio al tema dell’analisi dei rischi, spesso trascurato nei Business Plan, ma determinante per mostrare consapevolezza e capacità di gestione preventiva. Saranno esaminati anche gli errori più comuni che compromettono l’efficacia del documento, dalle stime eccessivamente ottimistiche alla vaghezza nelle strategie commerciali, fino alla sottovalutazione del fabbisogno di cassa.
Infine, verrà affrontato il tema della personalizzazione del Business Plan in funzione del destinatario, cioè la banca, considerando che ogni istituto ha metriche e criteri di valutazione propri. Simulazioni pratiche, esercitazioni su casi reali e l’uso di indicatori come il Debt Service Coverage Ratio permetteranno ai partecipanti di affinare le proprie competenze e di assumere un ruolo attivo nella costruzione del merito creditizio del cliente.
Al termine, il partecipante sarà in grado non solo di redigere un Business Plan completo e coerente, ma anche di accompagnare l’imprenditore in un percorso di consapevolezza finanziaria, rafforzando il proprio ruolo di professionista autorevole e strategico.
L'obiettivo finale è fornire non solo conoscenze teoriche, ma strumenti operativi immediatamente spendibili nella pratica professionale quotidiana.
Materiale didattico:
Slide in formato PDF rilasciate gratuitamente ai partecipanti al termine del corso.
Programma:
Il calcolo corretto dei costi standard richiede un'attenta valutazione degli ammortamenti delle macchine nei centri di costo.
Quando una macchina è completamente ammortizzata, la sua gestione nel sistema dei costi diventa cruciale per l'accuratezza del sistema.
Materiale didattico
I partecipanti al corso potranno scaricare le slide del corso e utilizzare gratuitamente 1 account di www.costoorario.com
Programma
Il budget è uno strumento essenziale per il controllo di gestione aziendale. Permette di pianificare con anticipo.
Consente di calcolare i costi standard. Aiuta a monitorare l'andamento economico mese per mese.
Un buon budget è la bussola finanziaria dell'azienda. Guida le decisioni strategiche con dati concreti.
Vedremo come farlo con la piattaforma www.costoorario.com
Materiale didattico
I partecipanti al corso potranno scaricare le slide del corso e utilizzare gratuitamente 1 account di www.costoorario.com
Programma:
Il tema del workshop riguarda il ruolo della finanza sostenibile a supporto di un’economia più resiliente ed inclusiva.
L’obiettivo del workshop è illustrare con esempi concreti come oggi gli investitori, sia retail che istituzionali, mostrano una crescente preferenza per opportunità di investimento che supportano valori ambientali, sociali e di governance. Questo si riflette nelle strategie di selezione di istituti di credito e fondi di investimento, due attori chiave nell’allocazione del capitale. Di qui si punta a far capire alle imprese (in primis PMI) ed ai loro consulenti le opportunità che oggi arrivano dalla diffusione di strumenti finanziari c.d. ESG linked proposti dalle banche e dagli operatori del Private Market e, più in generale, come l’attenzione alle tematiche ESG potrà sempre più aiutare le imprese, anche di piccole dimensioni, a dialogare con successo con le banche e gli altri stakeholder finanziari.
In particolare, il programma riguarderà:
- Cos’è la finanza sostenibile e differenze con la finanza tradizionale
- I principali strumenti di finanza sostenibile: finanza “di scopo” (es. green bond, social bond) e finanziamenti “ESG linked”
- Ruolo della finanza a supporto della transizione ambientale: accesso a fondi pubblici (es. PNRR) ed investimenti privati
- Come integrare la finanza sostenibile nella strategia aziendale per creare valore a lungo termine
Materiale didattico:
Slide in formato PDF rilasciate gratuitamente ai partecipanti al termine del corso.
Programma:
Il workshop sarà dedicato alla pianificazione strategica e finanziaria, intese non solo come esercizio formale, ma come strumento concreto per orientare le decisioni aziendali nel medio-lungo periodo. L’obiettivo è quello di approfondire le diverse modalità con cui può essere costruita una pianificazione, mettendo in evidenza come essa debba adattarsi in base alle finalità specifiche per cui viene redatta.
In particolare, si analizzeranno le differenze tra una pianificazione pensata per uso interno – finalizzata, cioè a supportare l’imprenditore e il management nelle scelte operative, nella definizione degli obiettivi e nel monitoraggio dei risultati – e una pianificazione predisposta per essere condivisa con soggetti esterni, come banche, investitori, partner commerciali o potenziali acquirenti. In questi casi, infatti, la pianificazione deve rispettare criteri di maggiore formalità, chiarezza espositiva, coerenza tra ipotesi e numeri, e capacità di trasmettere una visione credibile dello sviluppo futuro dell’impresa.
Nel corso del workshop, dopo aver richiamato brevemente gli elementi fondamentali della pianificazione finanziaria – con particolare attenzione agli aspetti spesso trascurati ma decisivi per la sua efficacia – ci si concentrerà su un tema molto pratico: quali informazioni è necessario fornire nei documenti destinati a soggetti terzi, a seconda del tipo di interlocutore e degli obiettivi da raggiungere.
In particolare, verranno analizzati i due approcci distinti ma spesso complementari: l'infomemorandum e il business plan. Il primo, utilizzato soprattutto nell’ambito di operazioni di investimento o acquisizione (tipicamente da parte di fondi di Private Equity o investitori istituzionali), ha lo scopo di presentare in modo sintetico ma convincente il profilo dell’azienda, il suo posizionamento, le prospettive di sviluppo e le opportunità di creazione di valore. In questo contesto, la chiarezza, la coerenza narrativa e la qualità delle informazioni strategiche sono fondamentali per attirare l’interesse dell’investitore e per avviare un processo di due diligence.
Diverso è il caso del Business Plan rivolto a un potenziale finanziatore, come una banca o un altro istituto di credito. Qui l’attenzione si concentra maggiormente sulla sostenibilità del progetto in termini economico-finanziari: andamento storico, capacità di generare cassa, solidità patrimoniale, sostenibilità del debito, ipotesi di scenario e sensitività delle proiezioni. L’analisi dei flussi di cassa attesi, degli indicatori finanziari e del piano di rimborso assume un ruolo centrale.
Il workshop fornirà quindi un quadro operativo per comprendere non solo che cosa scrivere, ma anche come e perché adattare il contenuto dei documenti alle esigenze informative del destinatario. L’obiettivo è quello di offrire ai partecipanti strumenti concreti per costruire una documentazione solida, credibile e funzionale al raggiungimento dell’obiettivo: che si tratti di attrarre capitale di rischio o di ottenere un finanziamento.
In particolare, il programma riguarderà:
La Pianificazione ad uso interno:
- Perché è «obbligatorio» fare pianificazione strategico-finanziaria?
- Chi può fare pianificazione strategico-finanziaria?
- Come e con quali strumenti si può fare pianificazione strategico-finanziaria?
La Pianificazione ad uso esterno e le principali informazioni da fornire:
- nell’infomemorandum per il potenziale Investitore (tra cui, l’EBITDA adjusted, l’EBITDA variance, il PFN bridge, la selezione dei KPI, l’Executive Summary, ecc.)
- nel Business Plan per l’Istituto di Credito (tra cui, il flusso di cassa a disposizione per la restituzione del debito).
Materiale didattico:
Slide in formato PDF rilasciate gratuitamente ai partecipanti al termine del corso.
Programma:
Il controllo di gestione richiede un'analisi temporale precisa delle performance aziendali. L'attualizzazione dei costi e ricavi permette decisioni strategiche basate su dati comparabili.
Nel workshop di oggi, utilizzando la piattaforma CostoOrario, vedremo come:
- caricare i dati dal conto economico
- attualizzare i dati con competenza mensile
- come gestire le rettifiche nel tempo
In modo particolare vedremo come ottenere una situazione bilanciata in grado di mostrare con sufficiente dettaglio e precisione la situazione aziendale.
Materiale didattico
Ai partecipanti saranno date le slide del corso e l'accesso alla piattaforma www.costoorario.com
Programma:
Il webinar si propone di esaminare in maniera approfondita e pratica il complesso tema della corretta remunerazione delle garanzie personali, come le fideiussioni, prestate a favore delle imprese. L'approfondimento inizia con una dettagliata analisi del contesto in cui queste garanzie assumono un ruolo fondamentale, soprattutto per quanto riguarda l’accesso al credito e la gestione del rischio aziendale. In quest'ottica, il webinar evidenzia come una valutazione economica accurata possa trasformare un obbligo contrattuale in una vera e propria opportunità strategica, capace di migliorare non solo la solidità finanziaria dell'impresa, ma anche di favorire una gestione più efficiente delle risorse a disposizione.
L'approfondimento normativo rappresenta un ulteriore aspetto centrale dell'incontro. In particolare, si analizzano i principali riferimenti legislativi e regolamentari che disciplinano l'uso e la remunerazione delle garanzie personali, con una specifica attenzione ai chiarimenti forniti dall'Interpello AdE 904-442/2022. Questo strumento interpretativo si rivela fondamentale per comprendere i criteri da adottare nella determinazione del compenso, riducendo in tal modo il rischio di contestazioni da parte dell'Amministrazione finanziaria e garantendo che la remunerazione sia in linea con le best practices di mercato.
Parallelamente, il webinar affronta le metodologie di valutazione adottabili per determinare un compenso equo e fiscalmente sostenibile. Si passa da un'analisi qualitativa dei rischi a un approccio quantitativo che prevede l'adozione di modelli matematici e strumenti di analisi finanziaria, capaci di fornire una valutazione trasparente e replicabile. La discussione include esempi pratici e case studies, evidenziando come la corretta remunerazione possa influire positivamente sulla struttura finanziaria dell’impresa e facilitare la negoziazione con istituti di credito e partner finanziari.
Infine, il webinar si conclude con una riflessione sulle opportunità di ottimizzazione fiscale e gestionale che derivano da una remunerazione ben calibrata. In quest'ottica, non solo il garante viene tutelato rispetto al rischio assunto, ma si aprono anche nuove possibilità per ottenere vantaggi fiscali che, a loro volta, contribuiscono a una migliore allocazione delle risorse aziendali. Il percorso formativo invita quindi i partecipanti a considerare questa pratica non soltanto come un adempimento obbligatorio, ma come un elemento strategico che può determinare un reale vantaggio competitivo, stimolando una visione più integrata e lungimirante della gestione finanziaria aziendale.
In particolare, il programma riguarderà:
- La qualificazione fiscale dei compensi per garanzie (Art. 44 TUIR) e i vantaggi contributivi.
- Le metodologie attuariali e di valutazione per la determinazione del “giusto prezzo” della garanzia.
- Le differenze e convenienze rispetto alla distribuzione di dividendi e ai compensi per amministratori.
- La rilevanza della corretta remunerazione ai fini della continuità aziendale e del Codice della Crisi.
- La gestione degli aspetti contrattuali e documentali (perizie, verbali, contratti).
Obiettivi Didattici:
Al termine del webinar, i partecipanti saranno in grado di:
- Comprendere il trattamento fiscale/contributivo dei compensi per garanzie.
- Conoscere le metodologie per la determinazione di un compenso congruo.
- Valutare l'impatto sulla governance, accesso al credito e Codice della Crisi.
- Identificare i rischi delle garanzie gratuite, specie nei gruppi societari.
- Acquisire strumenti pratici per implementare strategie di remunerazione efficaci.
Il webinar è specificamente rivolto a Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, Consulenti del Lavoro, Avvocati d'impresa. È altresì di sicuro interesse per Amministratori, Soci e Direttori Finanziari di PMI che desiderano approfondire soluzioni innovative per l'ottimizzazione fiscale, la governance societaria e la gestione dei rapporti con i propri garanti.
Materiale didattico:
Slide in formato PDF rilasciate gratuitamente ai partecipanti al termine del corso.

